Diritto

Apple

 

 

Stato

 Stati Uniti

Tipo

Public company

Borse valori

Fondazione

1º aprile 1976 a Cupertino

Fondata da

Sede principale

1 Infinite Loop, Cupertino,California

Persone chiave

Tim Cook (CEO)

Philip W. Schiller (SVP Worldwide Product Marketing)
Craig Federighi (SVP iOS Software)
Jonathan Ive (SVP Industrial Design)
Bob Mansfield (SVP Mac Hardware Engineering)

Settore

Hardware e software

Prodotti

Mac miniMacBookMacBook ProMacBook AiriMacLED Cinema DisplayMac ProXserve,iPodiPhoneiPadApple TV,AirPortTime CapsuleMac OS X,iOSQuickTimeiLife (coniTunes), iWorkFinal Cut Studio,Logic StudioMighty Mouse,Magic MouseMagic Trackpad

Fatturato

156,508 miliardi USD[2] (2012)


Risultato operativo

 55,241 miliardi USD[3] (2012)

Utile netto

 41,733 miliardi USD[4] (2012)

Dipendenti

72.800 (2012)

Slogan


Sito web


Apple Inc. è un'azienda informatica statunitense che produce sistemi operativicomputer e dispositivi multimediali con sede a CupertinoSilicon Valley.

Comunemente chiamata "Apple" è stata "Apple Computer Company", dal 1 aprile 1976 al 3 gennaio 1977, ed "Apple Computer Inc.", dal 3 gennaio 1977 al 2007.


Storia

Apple venne fondata da Steve JobsSteve Wozniak e Ronald Wayne nel 1976, a Cupertino, nella Silicon Valley, in California.

Wozniak era un hacker che nel 1975 aveva iniziato a tenere conferenze al Homebrew Computer Club e che fu il progettista del primo modello di computer venduto da Apple.

In attesa del giorno in cui avrebbe potuto permettersi una CPU, e dal momento che avrebbe voluto utilizzare il Motorola 6800, Wozniak cominciò a osservare, a imparare e a progettare i suoi computer sulla carta perché entrambi i processori commerciali disponibili a metà degli anni '70, l'Intel 8080, che costava 179 dollari, e il Motorola 6800 che costava 170 dollari, erano fuori dal suo budget.

Quando la MOS Technologies mise in commercio il suo chip 6502 nel 1976 al modico prezzo di 25 dollari,[7] Wozniak iniziò immediatamente a scrivere una versione del linguaggio di programmazione BASIC per il nuovo processore. Una volta completata, cominciò a progettare un computer sul quale farlo girare. Il chip 6502 era stato progettato dallo stesso team che aveva progettato il 6800, cosa più che comprensibile, dal momento che molti impiegati nella Silicon Valley lasciavano le loro società per formarne di nuove. Il vecchio progetto del computer di Wozniak basato sul 6800 aveva solo bisogno di alcune piccole modifiche per poter utilizzare il nuovo processore.

Una volta completato un prototipo nel garage, Wozniak prese subito a parlarne durante le sue conferenze all'Homebrew Computer Club, dove mostrò per la prima volta il suo sistema. Fu lì che incontrò il suo vecchio amico Steve Jobs, enormemente interessato alla futura applicazione commerciale di queste piccole macchine "da hobby". Jobs riuscì a convincere Wozniak ad assemblare la macchina che aveva progettato e a venderla assieme a lui. Jobs prese contatti con il proprietario di un negozio di computer della zona, The Byte Shop, e gli presentò la macchina. Il proprietario era interessato alla macchina e si impegnò a comprare 50 esemplari del computer pagandoli 500 dollari l'uno, ma non intendeva venderli in scatola di montaggio, li voleva tutti montati. Quindi, per non perdere il contratto, Jobs e Wozniak dovevano assemblare tutti i computer senza però disporre né di una fabbrica né dei soldi necessari per impiantarla.La macchina era dotata di un paio di caratteristiche interessanti: la prima era quella di poter essere collegata a un televisore. Visto che molti computer dell'epoca non prevedevano nemmeno un dispositivo video, quella era un'innovazione notevole; il video era tuttavia piuttosto lento, soltanto 600 caratteri per secondo. La macchina si chiamava Apple I (1976) e includeva delle ROM da dove caricava il codice all'accensione: questo rendeva molto semplice l'accensione della macchina. Spinto dall'insistenza di Paul Terrell, Wozniak progettò anche un modulo per interfacciare il computer a un lettore a cassette per caricare e salvare i programmi. Il lettore era molto rapido (per l'epoca): leggeva e scriveva 1200 byte per secondo.

Il pregio dell'Apple I era la semplicità: era un computer discretamente potente, ma Wozniak era riuscito a progettarlo utilizzando pochi componenti (rispetto ai computer concorrenti) quindi era relativamente economico. La capacità di Wozniak di semplificare un circuito elettronico per ridurne i costi è leggendaria, e buona parte di questa leggenda è dovuta proprio al progetto dell'Apple I e dell'Apple II (1977).

Dopo essersi associati con Ronald Wayne, il quale avrebbe dovuto fare da mediatore tra i due amici,[1] iniziarono ad assemblare i computer. I ragazzi usarono qualsiasi mezzo per poter acquistare i pezzi necessari (compreso vendere la calcolatrice scientifica HP di Wozniak e il furgoncino Volkswagen di Jobs) e "sequestrarono" il garage alla famiglia di Jobs, dove potevano lavorare indisturbati. In giugno riuscirono a consegnare i computer che vennero regolarmente pagati. I computer venivano forniti senza telaio, cosa frequente all'epoca. Chi acquistava il computer doveva quindi provvedere in proprio alla realizzazione dell'alloggiamento; vi sono fotografie dell'epoca, infatti, che mostrano l'Apple I contenuto in una scatola di legno. Alla fine vennero costruiti 200 esemplari di Apple I.

Wozniak intanto stava già pensando al modello successivo. Molte delle scelte progettuali del primo computer erano dovute alle limitazioni economiche che Wozniak dovette affrontare durante lo sviluppo del prototipo. Ma ora, dopo avere venduto i primi computer, Wozniak aveva più risorse a disposizione e iniziò a progettare l'Apple II, che sarebbe stato un radicale miglioramento del predecessore.

La progettazione della macchina si stava rivelando molto più costosa del previsto e iniziavano a mancare i soldi. Jobs chiese a Wayne di impegnarsi economicamente, ma Wayne, scottato da un fallimento avvenuto qualche anno prima, si rifiutò e decise di uscire dall'azienda. Jobs contattò così Mike Markkula il quale, fiducioso nel progetto, investì 250.000 dollari nella neo-nata Apple Computer, fondata ufficialmente il 1º aprile 1976.

Una delle differenze fondamentali era il circuito TV che era stato totalmente ridisegnato: ora visualizzava i dati contenuti nella memoria del computer e non stringhe di testo inviategli dal processore. L'Apple II era in grado di visualizzare anche grafica, non solo semplice testo, ed era in grado di utilizzare anche dei colori. Jobs insistette per la realizzazione del case e di una tastiera migliori dell'Apple I. L'idea di Jobs era che il computer una volta tirato fuori dalla scatola dovesse essere pronto e funzionante subito, senza software da programmare o parti da montare. Questo computer era effettivamente un grande miglioramento rispetto al computer venduto a The Byte Shop, ma non era ancora completo e bisognava anche scrivere il BASIC per consentire agli utenti di programmarlo.

L'Apple II fu presentato al pubblico il 16 aprile del 1977 durante il primo West Coast Computer Faire. Con la sua presentazione generalmente si ritiene sia nata l'era del personal computer. Milioni di computer vennero venduti negli anni ottanta. Quando Apple si quotò in borsa generò più ricchezza di quanta ne avesse generata l'IPO della Ford nel 1956 e creò il maggior numero di milionari per compagnia che la storia ricordi.

Vennero prodotti molti modelli della famiglia Apple II, inclusi gli Apple IIe e Apple IIGS, che venivano ancora utilizzati da molte scuole non aggiornate verso la fine degli anni novanta.

Il Macintosh

Negli anni ottanta Apple emerse nel mercato dei personal computer. Sull'onda del successo anche un peso massimo come IBM decise di entrare nel mercato e quindi presentò il suo personal computer. Il computer di IBM utilizzava MS-DOS, un sistema operativo solo testuale prodotto dallaMicrosoft di Bill Gates. Questo computer, pur essendo inferiore come prestazioni agli avversari, era spinto dalla potenza commerciale dell'IBM e conquistò presto ampie fette di mercato. Il prodotto della IBM era acquistato principalmente dalle aziende, dato l'alto costo e le prestazioni non eccelse.

Molte piccole aziende utilizzavano l'Apple II, ma la compagnia (che Stephen Wozniak aveva lasciato nel 1981, dopo un incidente con un aereo privato) decise che era meglio uscire con una nuova macchina e mise sotto pressione i progettisti per realizzare in tempi rapidi un nuovo computer dedicato al mercato aziendale. I progettisti sfornarono l'Apple III anche se non ne erano pienamente soddisfatti: durante la progettazione erano infatti dovuti scendere a compromessi per questioni di tempo e scelte aziendali. Una delle scelte sbagliate era la mancanza di una ventola per il raffreddamento del computer. È riportato che Jobs si oppose alla ventola ritenendola non elegante. La nuova macchina a causa di questa scelta si rivelò un disastro: si surriscaldava facilmente e molti modelli dovettero essere richiamati. L'Apple III era costoso e malgrado nel 1983 ne fosse introdotta una versione aggiornata, non vendette comunque mai bene.

Nel frattempo vari gruppi di tecnici all'interno di Apple stavano lavorando al completamento di un nuovo computer, basato sulle più avanzate tecnologie allora disponibili, che comprendevano un'interfaccia grafica, un mouse, la programmazione orientata agli oggetti e il supporto per le reti informatiche. Questi sviluppatori comprendevano Jef Raskin e Bill Atkinson ed erano spronati da Steve Jobs, che desiderava concentrare tutta l'azienda sullo sviluppo del nuovo computer.

Quando, nel dicembre del 1979, Jobs fu autorizzato dalla Xerox a visitare lo Xerox PARC e vide il nuovo sistema Alto, capì che l'informatica stava per subire una nuova rivoluzione. Vedendo quel computer dotato di interfaccia grafica aveva compreso che i computer prodotti all'epoca sarebbero stati sostituiti da nuovi computer più semplici da usare e quindi molto più interessanti per il grande pubblico. Decise di spronare Apple verso i nuovi computer: nacque dunque il progetto Lisa e il progetto Macintosh. Jobs riuscì ad aver accesso ai laboratori Xerox per tre giorni, grazie a un accordo di prevendita di un milione di azioni Apple prima dell'IPO (circa 18 milioni di dollari). Quando si presentò nei laboratori trovò però l'opposizione di alcuni progettisti della Xerox, che vedevano Jobs come un pirata che assaltava un vascello pieno di dobloni anche se, in seguito, alcuni di essi andarono a lavorare per Apple. Lisa venne presentato nel gennaio 1983 e costava 10.000 dollari. Come molti dei prodotti che seguiranno, Lisa era un prodotto troppo innovativo per i suoi tempi e troppo costoso per gli utenti a cui era indirizzato. Apple non riuscì a conquistare il mercato e Lisa venne abbandonato nel 1986.

A metà dello sviluppo del Lisa, Jobs fu estromesso da tale progetto e riuscì, non senza ripercussioni che portarono all'abbandono del progettista capo Jef Raskin, ad assumere il comando su quello parallelo del Macintosh, che inizialmente era stato previsto come versione economica del Lisa. L'Apple Macintosh venne presentato nel 1984 con una pubblicità televisiva trasmessa durante il Super Bowl. Questo spot, divenuto celebre, si basava sul romanzo 1984 di George Orwell e sottintendeva un'analogia tra il Grande Fratello e IBM, dove nella parte del liberatore si trovava, ovviamente, il Macintosh. La pubblicità infatti termina con la seguente frase: «On January 24, Apple Computer will introduce Macintosh. And you'll see why 1984 won't be like "1984"» (Il 24 gennaio Apple Computer presenterà il Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come '1984'). La liberazione sottintesa è legata all'Interfaccia grafica (GUI), che effettivamente consentirà anche agli utenti meno esperti di utilizzare il computer. Dentro Apple nasce spontaneamente la figura del Mac evangelista, una persona che, convinta della superiorità del Macintosh rispetto agli altri computer, cerca di convincere conoscenti e amici. I primi Mac evangelisti sono infatti alcuni impiegati della società.

Il Macintosh rappresenta dunque la chiave del successo di Apple, sebbene non sia stato il successo commerciale che avrebbe potuto essere. Durante una visita di Bill Gates a Cupertino, Jobs gli mostrò un'anteprima della GUI del Mac. Nel 1985, dopo avere ottenuto una prima licenza da Apple, Microsoft presentò Microsoft Windows, la GUI per i sistemi prodotti da IBM. Sebbene la GUI di Apple fosse notevolmente più avanzata rispetto a quella prodotta da Microsoft, quest'ultima aveva un vantaggio: la diffusione. Molte ditte avevano copiato il computer prodotto da IBM e ne avevano realizzato modelli compatibili, ma che costavano meno dell'originale. Quindi, sebbene gli IBM-compatibili fossero tecnologicamente inferiori al progetto Macintosh, essi costavano meno ed erano più diffusi, accaparrandosi ampie fette di mercato.

Microsoft e Windows sono uno dei maggiori successi commerciali della storia del XX secolo; dall'apparizione di Windows, Apple ha sempre perso quote di mercato e non è più riuscita a diventare la numero uno nel settore dei personal computer. Nel 2003 Apple deteneva circa il 5% del mercato dei personal computer.





Dopo il fallimento del primo computer portatile Macintosh Portable avvenuto nel 1989, Apple presentò un nuovo portatile chiamato PowerBook nel 1990. La serie originale, la 1xx, era formata da due prodotti distinti: il PowerBook 100 realizzato in collaborazione con Sony, molto simile a un subnotebook, basato sul vecchio processore Motorola 6800, e i più potenti e completi nella loro configurazione, PowerBook 140 e PowerBook 170. PowerBook stabilì lo standard per tutti i futuri portatili che lo seguirono: introduceva lo schermo posto verticalmente e collegato tramite una cerniera alla tastiera posta orizzontalmente, la trackball e altre innovazioni. Supportava le reti AppleTalk ed era incluso il software QuickTime che forniva un supporto multimediale.

Nel 1994 Apple rivoluzionò i Macintosh adottando come processore il PowerPC, creando per l'occasione un consorzio con Motorola e IBM, aziende detentrici della tecnologia utilizzata per creare questo nuovo processore. Il PowerPC era sensibilmente diverso rispetto ai precedenti processori della famiglia 68000, difatti Apple dovette sviluppare uno strato di emulazione per le applicazioni software sviluppati prima del PowerPC.